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Vittorio Suster nasce a Trento il 28 Agosto 1889.

Volontario nella prima guerra modiale, legionario nell'impresa di Fiume, pilota di linea nella LATI, capitano pilota dei Servizi Aerei Speciali della Regia Aeronautica e medaglia d'oro al Valor Aeronautico alla Memoria.

Nel 1931 pilotando un Caproni Ca.100 fu protagonista di una sfida auto-aereo, contro una Alfa Romeo 8C 2300 guidata da Tazio Nuvolari; Vinse Suster tagliando di misura il traguardo.

Durante la prima guerra mondiale si arruolò come volontario e subito dopo la fine della prima guerra guerra mondiale partecipò, sempre come volontario nell'impresa di Fiume, servendo come ufficiale nella compagnia Mario Angheben.

Negli anni venti diventa pilota di linea. Nel 1926 è tra i comandandanti della Società Anonima Transadriatica, che a partire dal 18 agosto effettuano i primi collegamenti tra Venezia-Lido e le città di Vienna, Budapest, Monaco di Baviera e Berlino, a bordo di monomotori Junkers F 13.

Successivamente inizia a legare il suo nome ad alcuni dei tanti eventi aviatori minori che si susseguono in quegli anni, come il Giro Aereo d'Italia.

Più nota è la sua vittoria contro Nuvolari nella doppia sfida incrociata tra aereo auto e moto che si tenne all'autodromo del Littorio, pista ricavata all'interno dell'aeroporto omonimo, (oggi Roma-Urbe), l'8 dicembre 1931.

La prima gara è quella tra Furio Niclot Doglio, su un monoplano Fiat A.S.1 e Piero Taruffi su una moto Norton 500, vinta da quest'ultimo. La seconda vede Tazio Nuvolari su una Alfa Romeo 8C 2300, contro Suster ai comandi di un Caproni Ca.100 Limousine. A vincere è Suster, che taglia di misura il traguardo, con una media di 164,237 km/h su un percorso di 16 998, per cinque giri del tracciato. L'aereo, immatricolato I-AAYG, presentava una livrea rosso corsa. Sebbene la prima a riscuotere largo seguito, non era la prima sfida di velocità tra aereo ed auto.

Nel 1932 partecipa al Challenge International des Avions de Tourism, classificandosi 6° nella gara di decollo corto a bordo di un Breda Ba.33.

Nel 1935 è secondo pilota, accanto a Francis Lombardi in un volo speciale dell'Ala Littoria per verificare la possibilità di creare un collegamento con la Somalia, approfittando della visita di Vittorio Emanuele III a Mogadiscio.

L'aereo, un Savoia-Marchetti S.71, decollò il 9 novembre dall'aeroporto del Littorio, con un carico di 248 kg di valori postali speciali stampati per l'occasione. Dopo due tappe, una a Tobruk ed una Massaua, il velivolo atterrò a Mogadiscio l'11 dicembre. Nell'atteraggio l'aereo cappottò, ma solo Lombardi rimase ferito ad un braccio.

Vittorio Suster passò poi alle Linee Aeree Transcontinentali Italiane.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, come il resto del personale e dei velivoli delle diverse linee aeree italiane, venne inquadrato nei Servizi Aerei Speciali della Regia Aeronautica.

Con il grado di capitano pilota è coinvolto nelle operazioni di evacuazione dei civili dai territori della Cirenaica alla fine del 1940.

Il Savoia-Marchetti S.M.83 I-AREM, pilotato da Suster, con a bordo il tenente pilota Daniele Baldini, lo stenografo-marconista Verdosci, il 1° aviere Andenna ed un gruppo di civili scomparve sul Mediterraneo, ad un'ora dal decollo da Bengasi il 10 gennaio 1941.

A Suster fu concessa postuma la medaglia d'oro al Valore Aeronautico: «Volatore instancabile, volontario e mutilato di guerra, legionario fiumano e squadrista, dava costante prova del suo alto valore e della sua fede purissima.

In circa 2.000.000 di chilometri volava su deserti africani, sull'Atlantico e sulle Alpi. Vincendo le più dure avversità atmosferiche congiungeva i continenti, contribuendo in modo notevole alla affermazione dell'Aviazione civile italiana.

Mobilitato all'inizio delle ostilità fu tra i primissimi a stabilire il collegamento della Madre Patria con le lontane terre dell'Impero. Durante un audace volo sul Mediterraneo scompariva dopo aver spesa tutta la vita al servizio della Patria in guerra ed in pace.»

Amico carissimo, compagno d'avventure, eroe dell'aria... una cartolina con il mito patriottico condiviso su Cesare Battisti; datata 29 settembre 1925 e firmata da Suster con i saluti al Tenente Guido Rossi

Una visita a Suster ed al suo spettacolare apparecchio

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